Frontex Plus o Mare Nostrum. Due operazioni che non convincono

Cecilia MalmstromCecilia Malmström, commissario europeo agli Affari Interni, al rientro da Bruxelles ha ribadito l’importanza di ripartire con il progetto Frontex plus entro fine novembre, sostituendo l’operazione Mare Nostrum.

La Malmström ha puntualizzato inoltre che “su 28 stati membri sono solo 10 quelli che accettano i profughi”. Per ora,  comunque, non c’è nulla di definitivo secondo il Commissario “Stiamo cercando di definire di quanto personale, navi, elicotteri ci sia bisogno. E’ prematuro dare cifre, nei prossimi giorni questo esercizio sarà più chiaro”. Parole che non lasciano intendere grandi cambiamenti.

Cecilia Malmström ha comunque ringraziato l’Italia per il lavoro svolto. “I vostri uomini hanno salvato decine di migliaia di vite umane”. Nei prossimi giorni la contatterà i singoli governi per raccogliere le adesioni. Quasi certamente Francia e Spagna parteciperanno, man non c’è ancora alcuna certezza.

Alfano intanto continua a vantare i successi dell’Europa nel Mediterraneo e ha declamato “L’operazione Frontex plus, che incorpora due operazioni esistenti, le ampia e le rafforza e costituirà un presidio per la frontiera dell’Europa più ampio. Inoltre, le barche usate dai trafficanti saranno distrutte perché abbiamo la prova che vengono riutilizzate dai mercanti della morte. La Commissione europea darà una mano all’Italia in questo perché attualmente non possiamo affondare i barconi in mare per rispetto delle normative internazionali in materia di ambiente e di protezione del mare”.

A chi sollevava il dubbio che la nuova operazione non apporti sostanziali cambiamenti, Alfano ha risposto che Frontex Plus e mare Nostrum “non faranno le stesse operazioni. Non è la fotocopia con nome cambiato”.

Il ministro ha altresì precisato “il nostro obiettivo è avviare Frontex Plus e poi ritirare Mare Nostrum. Mare Nostrum è nata come operazione di emergenza e a tempo. Se vi è il presidio del Mediterraneo da parte dell’Ue, come abbiamo sempre chiesto, e quel presidio è più forte di come lo era il giorno della tragedia di Lampedusa nell’ottobre scorso, quella protezione della frontiera marittima sarà più solida che in passato e questa è l’operazione Frontex Plus” “Frontex Plus”- ha aggiunto Alfano “ avrà un’articolazione, un dispositivo che non coinciderà con Mare Nostrum e che avrà come sua articolazione operativa quella della frontiera del Mediterraneo e di Schengen”.

In sostanza Frontex Plus si occuperà di pattugliare le frontiere e avvistare le imbarcazioni, senza tuttavia occuparsi del salvataggio dei migranti, a meno che non sia assolutamente necessario. I profughi saranno trasferiti in Italia dalla Marina Militare. Frontex dunque garantirà al nostro Paese un cospicuo tagli sui costi a scapito delle vite umane.

Intano un dato è certo: il numero del vittime sale giorno dopo giorno. Ad oggi sono 1889 le persone inghiottite dal Mediterraneo in 7 mesi, di cui 1600 negli ultimi 3. Insomma il 2014 è stato un anno tragico e c’è ben poco da commentare.

Ad aggravare la situazione, sono stati i conflitti e le persecuzioni che hanno investito contemporaneamente diversi paesi, tra cui Siria, Iraq, Libia, Sud Sudan e i paesi del Corno d’Africa. Detto ciò risulta chiaro che il problema non è solo quello di arginare i “trafficanti” e nascondersi dietro ad essi rischia di dare una visione assai parziale di ciò che accade nell’intero bacino del Mediterraneo.

Poiché inoltre il proibizionismo ha da sempre sortito effetti esattamente contrari a quelli sperati, difficilmente potremo credere che i trafficanti di merce “umana”, rinunceranno alle loro malefatte. Loro troveranno facilmente strategie alternative per continuare gli illeciti smerci. Non saranno né le frontiere blindate, né gli accordi bilaterali a limitare gli esodi, anzi potrebbero incrementare l’ecatombe sui mari.

Allora perché non studiare una strategia che garantisca a chi chiede rifugio, degna collocazione? Dove saranno trasferiti i profughi a prescindere dal luogo di sbarco non si sa ancora. La proposta della Marina Militare, simile a quella dell’Unhcr, che vorrebbero trasformare Mare Nostrum in una missione multinazionale, capeggiata dall’Onu, sembra più ragionevole.

Non ci resta che attendere i prossimi sviluppi.

di Simona Mazza

foto: euobserver.com

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